SALVA VIALE CATTORI
Nodo intermodale della Stazione:
oltre diecimila firme
dicono “No!” alla variante di base
Ben 250 bus al giorno (uno ogni 2-3 minuti, con articolati di anche 18m) in transito continuo sull’angusto tratto che dal Debarcadero di Locarno va verso Viale Cattori per raggiungere la Stazione FFS seguendo un percorso che costeggia ampiamente il Lungolago.
Per fermare questo scempio urbanistico previsto dalla variante di base realizzando il nodo intermodale della Stazione di Locarno-Muralto lo scorso 3 ottobre è stato lanciato un referendum contro lo la decisione del Gran Consiglio di stanziare un credito di quasi 17 milioni per la messa in cantiere del progetto.
Per la riuscita del referendum bastavano 7 mila firme, ma in soli 45 giorni ne sono state raccolte oltre 10 mila. Le sottoscrizioni – hanno firmato il referendum cittadine e cittadini di ogni parte del Cantone – sono state consegnate lunedì 18 novembre alla Cancelleria dello Stato a Bellinzona. Il prossimo passo sarà ora la votazione cantonale che il Consiglio di Stato dovrà indire affinché la popolazione con diritto di voto in Ticino possa decidere se accettare o meno la spesa prevista di quasi 17 milioni votata dal Gran Consiglio per l’opera.
Il Comitato promotore della domanda di referendum è molto soddisfatto del risultato ottenuto in soli 45 giorni. Allo stesso tempo c’è però la grande delusione per l’arroganza, miopia e sordità dimostrate dalla politica che con la propria inflessibile decisione unilaterale ha portato all’inevitabile lancio di questo referendum a livello cantonale. Coscienti dell’importanza di trovare in tempi brevi la soluzione che possa finalmente riscuotere il consenso di tutte le parti coinvolte, compresa la popolazione, invitiamo chi di dovere a non attendere il risultato delle urne per chinarsi seriamente e con professionalità sulla tematica. L’intento comune è solo quello di ottenere un progetto finale sensato e rispettoso di sicurezza, ambiente e territorio.
Di cuore ringraziamo tutti coloro che hanno firmato la domanda di referendum, coscienti che l’insensata pianificazione del nodo intermodale alla stazione FFS di Locarno-Muralto, imposta da Bellinzona con la realizzazione della tanto osteggiata variante di base, farà unicamente spendere parecchi milioni dei contribuenti. E ciò penalizzando solo ed ulteriormente il continuo e frenetico flusso pedonale, la già caotica viabilità, la qualità di vita dei residenti, l’attività dei commercianti, le zone sensibili, un’area turistica di forte richiamo, ecc. senza risolvere le principali criticità ad oggi presenti nella zona della Stazione (In particolare, l’assenza di un sottopassaggio pedonale fra i due versanti di Via Stazione). Ora il voto deciderà se sarà il buonsenso a prevalere oppure se sarà la politica dell’imposizione a tutti i costi, ormai priva di argomentazioni di fronte al pantano da lei stessa creato. Grazie ancora ai numerosissimi cittadini che da ogni parte del Ticino, con la propria sottoscrizione, hanno dimostrato senso civico e, soprattutto, l’attaccamento a una porzione del territorio in prossimità del lungolago, posta al centro dell’agglomerato Locarnese, unica e molto frequentata da tutti.
ADESSO
DOPO
PROGETTO
REALTÀ DOPO I LAVORI
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